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Mutuo a uso non abitativo

Come possiamo vedere sul sito internet www.sceltamutuionline.it, ci sono diversi tipi di mutuo che un richiedente può sottoscrivere. In questo breve articolo ci soffermiamo su uno di questi, ovvero il mutuo immobiliare a uso non abitativo.

Non è detto che possiamo accendere un mutuo solo se abbiamo intenzione di acquistare una casa. È possibile infatti accedere al prestito anche nel caso in cui l’immobile che intendiamo comprare non è a uso abitativo. Stiamo parlando di locali commerciali per esempio, degli uffici, dei fabbricati, eccetera. Si può sottoscrivere il patto come privati – che di solito hanno un interesse commerciale in merito – oppure come aziende e società. Questo tipo di mutui prevedono delle condizioni diverse da quelle del classico mutuo a scopo abitativo. Anche i requisiti del richiedente possono subire variazioni, e di conseguenza saranno diversi anche i documenti che dovremo fornire alla banca erogatrice.

Il valore del finanziamento non è sempre uguale, e anzi può variare anche di molto in base alle circostanze. Il piano di ammortamento quindi viene stabilito in base alle variabili del caso, tenendo conto quindi delle situazioni economiche e personali del debitore. Il debito contratto deve essere restituito entro 20 anni, e non è possibile cambiare tale limite temporale. I tassi di interesse sono fissi, e solitamente neanche troppo alti. Solitamente il beneficiario dovrà saldare delle rate semestrali: questo è un grande vantaggio per lui, in quanto avrà modo di mettersi da parte la cifra che gli serve durante i sei mesi che corrono tra una rata e l’altra.

Sebbene il mutuo immobiliare a scopo non abitativo venga sottoscritto per fini commerciali, non è possibile lucrarci molto durante il periodo di restituzione del debito. Le banche sono categoriche in merito: non si può in alcun modo vendere o cedere l’edificio o stabile mutuato. Non si può neanche destinare l’immobile a scopi diversi da quelli indicati dai documenti ufficiali. Qualora il debitore dovesse venire meno a tali regole – considerate ferree e inderogabili dagli istituti di credito – il creditore ha diritto di richiedere il capitale messo a disposizione per intero. Inoltre il debitore sarà soggetto al pagamento di una penale o sanzione.