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Conto cointestato: che accade in caso di separazione?

Quando una coppia convola a nozze sottoscrive automaticamente la comunione dei beni – a meno che non faccia espressamente richiesta del contrario. Ciò significa che ogni bene acquistato dalla coppia viene considerato di entrambi, così come gli utili derivanti da un’impresa costituita dopo il matrimonio. In questo caso anche il conto corrente viene cointestato, e a seconda dei vincoli contrattuali sarà necessario il consenso di entrambi – espresso tramite firma autografata – o solo di un coniuge per effettuare qualsiasi tipo di movimento bancario.

Cosa succede però in caso di divorzio degli sposini? Per quanto riguarda il conto corrente di solito si procede a spartire equamente quanto rimane sul conto corrente al momento della separazione. Se per esempio ci sono 1.000 euro, 500 euro andranno al marito e altrettanti alla moglie. Questo però accade in una situazione ottimale, e di comune accordo tra i due coniugi. Ci sono casi però in cui uno dei due pretende di avere una parte maggiore rispetto all’altro, in quanto gli introiti del conto cointestato sono da attribuirsi maggiormente a lui o lei. In queste circostanze la parte lesa dovrà rivendicare la proprietà della somma in questione, e può farlo dimostrando per esempio gli accrediti del suo stipendio. Questi documenti saranno poi visionati da un giudice di separazione, che stabilirà la loro attendibilità. Se c’è il rischio che l’altro coniuge disponga del denaro sul conto corrente nel frattempo che il giudice emette la sentenza, l’altra parte può richiedere il sequestro del conto stesso.

Inoltre se durante il matrimonio un coniuge ha abusato del conto, prelevando più della metà del denaro presente per spese non familiari ma strettamente personali, sarà costretto a risarcire l’ex nella misura di quanto ha speso. Questo è quanto ha stabilito dalla Corte di Cassazione, e va rispettato in maniera letterale.

Al fine di evitare rogne simili sarebbe sempre meglio optare per una separazione dei beni, in modo tale da non dover ricorrere a un giudice per stabilire di chi sono le finanze utili al momento del divorzio.

Per saperne di più sui conti corrente e ricevere ulteriori informazioni è possibile consultare il sito internet www.migliorecontocorrente.it.